Informazioni generali

Programma per il finanziamento della ricerca di Ateneo
febbraio 2017 – febbraio 2019

coord. scientifico: prof. arch. Valentina Russo

Invisibile | Accessibile

Cupole murarie tra XV e XVI secolo in Campania. Strategie innovative per l’interpretazione e la fruizione inclusiva e multi-tematica di architetture vulnerabili

Il progetto di ricerca concentra l’attenzione sulle cupole in muratura – elementi tanto emergenti nel paesaggio urbano storico quanto costruttivamente complessi – da considerare quali “macro-elementi” storicamente vulnerabili nei confronti delle azioni sia statiche che dinamiche. In continuità con studi condotti nel corso degli anni da molti dei co-proponenti, il progetto sperimenta un approccio conoscitivo integrato per l’interpretazione delle strutture cupolate che tiene insieme metodologie di indagine tradizionali e strategie innovative per la comprensione delle strutture invisibili. Tale approccio considera, in una visione d’insieme, le componenti verticali, quali fondazioni, pilastri, tamburi, attici e lanterne, quelle curve, quali archi, volte e pennacchi, nonché gli elementi di pre-consolidamento posti in opera in fase di costruzione ovvero nel corso di successivi interventi di restauro (catene metalliche, tiranti, grappe, ecc.). Queste tematiche affrontano questioni cruciali per lo studio delle cupole concernendo, innanzitutto, la sovrapposizione tra superfici interne ed esterne – quali rivestimenti in copertura e affreschi – che nascondono gli elementi costruttivi non consentendone la comprensione. Inoltre, si tengono in considerazione fattori connessi alla difficile ispezionabilità e all’inaccessibilità di tali strutture, dovute alle notevoli dimensioni e alle cospicue altezze dal piano di calpestio che solitamente le caratterizzano. Insieme alla presenza di superfici decorate, tali problematiche costituiscono un forte limite per le metodiche diagnostiche tradizionali, richiedendo, di conseguenza, nuove strategie di indagine – da condurre a distanza ovvero attraverso approcci non distruttivi – in grado di documentare l’invisibile sia per le parti emergenti che per quelle nascoste. Limitato il campo di indagine al contesto costruito campano del periodo compreso tra il XV e il XVI secolo, il progetto sviluppa un modello integrato di conoscenza nel quale tecniche di interpretazione “umanistica”, rilievi bottom-up/bottom-down e indagini sui materiali diventano complementari e sono in grado di fornire indicazioni utili per il restauro delle cupole murarie.

 

Invisible | Accessible

Masonry Domes of the 15th and 16th Centuries in Campania. Innovative Strategies for the Interpretation and the Multi-thematic Inclusive Fruition of Vulnerable Architectures

The research project focuses the attention on masonry domes – elements as much emerging in the historical urban landscape as constructively complex – considered as “macro-elements” historically vulnerable to static and dynamic stresses. In continuity with previous studies carried out over past years by many co-proponents, the project experiments an integrated knowledge approach to the domes’ interpretation by combining established methodologies with innovative strategies for the comprehension of invisible structures. Such an approach is related in an unitary vision to verticals parts, as foundations, pillars, drums, attics and lanterns, and to curved ones, as arches, vaults and pendentives, together with the pre-reinforcements placed during the construction phases or for later strengthening (iron hoops, tie rods, clamps, etc). These arguments deal with issues crucial for the study of domes: firstly, the overlapping of inner and outer surfaces – as roof claddings and fresco paintings – which hide constructive elements and do not enable their comprehension. In addition, the difficult inspection and, therefore, the common inaccessibility, due to big dimensions and conspicuous heights from the ground level are taken into account. All these factors, together with the presence of decorated surfaces that strongly limit the traditional diagnosis, require new investigation strategies – at distance and by non-destructive methods – able to document the invisible both for emerging and underground parts. Once limited the field of investigation on the 15th and 16th centuries’ Campania construction context, the project develops an integrated model of knowledge where “humanistic” interpretation techniques and bottom-up/bottom-down surveys and materials’ investigations become complementary and able to give information useful for the restoration of masonry domes.